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La tecnologia Container Hyper-V, annunciata da Microsoft lo scorso aprile e presente anche all’AzureCon  dello scorso ottobre, è stata introdotta nelle technical preview 4 (scaricabile da ieri) di Windows Server 2016.

Secondo quanto dichiarato da Mike Neil (vicepresidente sezione Cloud and Enterprise presso Microsoft), la nuova funzionalità consente di sfruttare la flessibilità offerta dai container unitamente all’isolamento aggiuntivo garantito dall’hypervisor ottimizzato per tale tecnologia, aumentando le opzioni disponibili in ambienti di lavoro enterprise in cui operano più utenti (multi-tenant environments).

Sempre a riguardo di Hyper-V, si segnala l’arrivo di funzionalità come nested virtualization (per eseguire un hypervisor da una qualsiasi VM, azione che all’atto pratico è l’innesto di un hypervisor in un hypervisor), direct device assignment ed un maggior supporto alle operazioni di upgrade delle VM da PowerShell.

Ed anche per quanto riguarda lo storage, la technical preview 4 introduce nuove funzionalità (Erasure Coding per aumentare l’efficienza dello storage; Storage Health Service per monitorare lo stato di salute dell’hardware e le principali operazioni) ed ottimizzazioni per le tecnologie più recenti (configurazioni che adoperano le veloci e sempre più popolari memorie flash su SSD Sata ed NVMe SSD).

System Center 2016 (funzionalità di gestione unificata nel cloud), per il quale è stato ugualmente rilasciato un aggiornamento, punta a fornire, sempre secondo M. Neil, uno strumento in grado di gestire con più efficacia ambienti cloud ibrido offrendo agli addetti ai lavori una visione a 360°.

Il rilascio di Windows Server 2016 è previsto nel corso del prossimo anno in una non ancora ben precisa finestra temporale.

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